“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…”, questa la frase che apre il romanzo del Manzoni, I promessi Sposi, ambientato in parte proprio a Lecco, dove inizia questo viaggio alla scoperta del lago di Como.
Ci sono sicuramente vari modi per esplorare questo specchio d’acqua con una splendida cornice di monti innevati e ognuno di essi saprà imprimere nella memoria immagini e paesaggi spettacolari: in auto, in barca, in aereo…
Tuffatevi in un viaggo itinerante cercando di raggiungere tutti gli scorci che il lago offre o scegliete un luogo, state fermi, in silenzio e godetevi la tranquillità e la malinconia che il lago sa trasmettere.
Non si può non fare un salto a Lecco senza attraversare il ponte “Visconti”, famoso per le sue “animate” vicende Manzoniane e volgere lo sguardo verso Pescarenico, quello che fu per i “Promessi Sposi” l’inizio della loro fuga.
Possiamo immaginarli attraversare le calme acque del fiume nella quiete notturna su di una tipica imbarcazione dei pescatori.
La parte sud è sicuramente quella che offre la strada più suggestiva e panoramica con dolci curve a picco sull’acqua e un alternarsi di zone verdi e piccoli centri abitati. Un paradiso per “le due ruote”.
Merita una lunga sosta il comune di Bellagio, un elegantissimo mix tra un centro storico tutto “in salita” e un lungomare che regala viste su tutti i rami del lago.
Forse una delle località più gettonate per una passeggiata della domenica o per una sosta dai motociclisti, dalla quale ci si può anche imbarcare su di uno degli innumerevoli traghetti diretti verso Varenna, Menaggio o altri piccoli porti.
Il lago degli “Orridi” nascosti che non vanno persi. Anche se la parola utilizzata può indurre in inganno, un orrido non è altro che un dirupo dove le acque di un torrente precipitano con fragore.
L’utilizzo di questo nome è per definire qualcosa che mette nell’animo un senso di spavento. Aldilà della definizione, l’unico stato d’animo sarà… stupore.
L’Orrido di Nesso, spacca in due un piccolo paese aggrappato sulla costa, dove le vie non sono altro che piccoli sentieri di scale scoscese che costeggiano le cascate dell’Orrido e portano giù fino al lago dove i due lati del paese sono collegati da un antico e romantico ponticello in pietra.
L’Orrido del torrente di Pioverna da più l’idea di un canyon, quasi una grotta dove ci si può avventurare camminando sopra le sue impetuose acque.
Ciò che colpisce maggiormente percorrendo le strade costiere del lago sono sicuramente le sontuose e maestose ville che ci si affacciano.
La strada tra Como e Menaggio è quella che sicuramente offre più lusso in questo senso e trovarsi la mattina sulla riva opposta da la possibilità di ammirarle ma sopratutto di capire che sono realmente tante. Alcune, quasi come piccoli castelli, sono residenze private di personaggi famosi o “semplicemente” facoltosi, altre col tempo sono diventate lussuosi alberghi altre invece sono aperte al pubblico e visitabili con i loro curatissimi giardini che in primavera esplodono di colori. Ad esempio Villa del Balbianello, Villa Carlotta o Villa Monastero.
Oltre alle ville, lungo tutta la costa, si potranno notare piccoli castelli medievali, più o meno distrutti, nati come fortezze a difesa del lago.
Andate a Vezio, attraversate lentamente le sue minuscole stradine di ciotolato che portano al Castello Vezio e salite sulla sua torre. Ora guardatevi intorno…
Non solo meta di turismo o residenze principesche, il lago sin dal passato è stato luogo di residenza di comunità religiose.
Sono infatti innumerevoli i complessi religiosi sia a valle che in cima ai monti, più o meno raggiungibili o visitabili. Provate a visitarne almeno uno e capirete perchè sono stati scelti questi posti, non solo per il silenzio ma per tutto quello che la natura aveva da offrire.
Se fate una passeggiata verso l’Abbazia di Piona, oltre al panorama, potrete gustare gli ottimi liquori dei monaci e tutte le altre loro produzioni come il miele, le tisane di erbe aromatiche e le caramelle balsamiche.
Per chi ama guardare dall’alto, il lago offre tanti luoghi panoramici, basta osservare anche solo dalla strada le montagne per notare piccoli paesi o piccoli agglomerati di case. Fate un giro sulla funiculare tra Como e Brunate o sulla Funivia Argegno Pigra e non rimarrete delusi della vista.
Qualunque sia il vostro modo di assaporare il lago, fatelo spontaneamente perchè solo così potrà appagarvi lasciandovi dentro un po’ di piacevole malinconia.