Forse non è una delle destinazioni che verrebbero subito in mente per una vacanza di 10 giorni ma per chi dovesse intraprendere quest’avventura rimarrà stupito dall’immenso pratimonio culturale e “umano” che racchiude la Polonia.
Prima tappa del viaggio: Cracovia. Si atterra all’aeroporto “Giovanni Paolo II”, nuovo e ben collegato. Il nome dell’aeroporto come si può immaginare è in onore dell’omonimo Papa e girando per il paese si potrà capire quanto siano a lui devoti. In appena mezz’ora di l’autobus (292 o 208) si arriva in centro città (12km).
La città è sicuramente orientata verso il turismo. Lo si capisce dal flusso di gente di diverse nazionalità e di tutte le età che si può incontrare in giro per il centro, anche se la maggior parte dei turisti arrivano qua con i tour organizzati. Si possono visitare tutti i monumenti più importanti della città muovendosi tranquillamente a piedi. E’ una città vivibilissima ed economica con un alto livello di turismo culturale attirato sopratutto dalla storia recente.
Il punto di partenza per visitare la città è di sicuro La piazza del Mercato, dove in un quadrato di 200 metri per lato si possono ammirare stupendi palazzi (17 e 18 secolo) ottimamente conservati dove al centro troviamo quello che un tempo era il mercato dei tessuti.
Piacevole passeggiare per le strade adiacenti la piazza sia di giorno che di notte.
Molto interessante il museo interattivo situato proprio sotto la piazza del mercato che racconta la storia della polonia e di Cracovia nel corso dei secoli. Non è proprio ben indicato ma basta chiedere all’ufficio turistico situato proprio in uno dei lati della piazza.
Innumerevoli i ristoranti dove per una cena di buona qualità non si superano le 12 € a testa. Il cibo è ottimo, assolutamente da provare tutte le varianti dei Pierogi (ravioli con carne e/o formaggi) e tutte le squisite zuppe.
Suggestivo e pieno di vita il quartiere ebraico dove la notte i suoi locali si animano… Sembra quasi un altra città.
Quando si parla della Polonia non si può non pensare allo sterminio di massa per opera del Nazismo della seconda guerra mondiale. A Cracovia una delle testimonianze più famose al mondo: il campo di concentramento ma sopratutto di sterminio di “Auschwitz”.
Si può raggiungere con le gite organizzate dai diversi tour operator che garantiscono un trasferimento andata e ritorno direttamente dal proprio alloggio/albergo a cifre abbordabili. Ma per i più temerari si può optare per il faidate: un piccolo bus locale, per nulla pubblicizzato, parte dalla stazione degli autobus del centro alle 7 del mattino, abbastanza angusto e affollato che impiega pocopiù di un ora; la cosa positiva oltre al prezzo irrisorio è che si arriva al campo di concentramento molto presto e si può fare un giro prima che inizino le visite guidate. Da tenere presente che l’ingresso è gratuito e si paga solo per la guida. Una raccomandazione, quando si visitano questi luoghi abbiate rispetto perchè per i polacchi è considerato un luogo della memoria, un cimitero dove piangere i propri morti e non un luogo turistico. Lo si capisce anche dal fatto che non esistono cartelli che indichino il luogo, nemmeno nelle vicinanze, potreste trovarvi li davanti senza saperlo.
Il tour con la guida dura circa 4 ore, dove si visiteranno i due campi di concentramento, ed è emotivamente forte e commovente. Alla fine si può solo stare in silenzio e meditare.
Concedetevi una colazione di “lusso” al prezzo di un cornetto e capuccino.
Dopo una buona colazione e il pranzo al sacco nello zaino ci si può dirigere alla visita delle miniere di Wieliczka. Anche qui due possibilità, sia con i tour operator che con il faidate.
Le miniere di Sale di Wieliczka, nell’omonima città, dichiarate patrimonio dell’UNESCO nel 1978, sono state in attività dal 13 secolo sino al 1996. Possono essere considerate tra le più antiche miniere di sale al mondo.
La visita della miniera in realtà comprende un percorso alquanto ridotto rispetto alla reale dimensione della miniera, appena l’1%, ma non per questo poco interessante.
Si potranno ammirare statue di sale, macchinari originali per l’estrazione e il trasporto del sale, laghi sotterranei e addirittura una chiesa dove regolarmente si celebrano messe (e anche matrimoni).
Quasi tutta la visita viene eseguita rigorosamente a piedi, quindi è consigliato avere scarpe comode, solo l’uscita avviene con un ascensore.
Lungo il tragitto anche un bar, un ristorante e naturalmente un negozio di souvenir.