Lo Shortbread è un biscotto di origine scozzese molto diffuso in Inghilterra, da qualche tempo è reperibile anche nei nostri supermercati. La sua particolarità è la friabilità data dalla quantità di burro contenuta, circa un terzo. Non a caso, la parola SHORT identifica un qualcosa di “friabile”.
Gli shortbread più tipici hanno una forma rettangolare allungata e molto spessi e bucherellati.
Esistono anche gli “shortbread rounds”, tondi come i biscotti classici, e i “petticoat tails” in pratica un grande biscotto unico preparato con uno stampo tradizionale.
Vediamo la ricetta.
INGREDIENTI:
- 250g farina
- 50g semola
- 100g zucchero
- 200g burro fuso
- 1 cucchiaio di farina di mandorle
- 1 pizzico di sale
Per arricchire l’impasto si possono aggiungere 1 cucchiaio di codette colorate, uva passa, gocce di cioccolato o canditi.
PROCEDIMENTO:
Versare tutti gli ingredienti in una terrina e impastare a mano finchè l’impasto non risulterà liscio e compatto.
Riporre l’impasto, protetto da una pellicola, in frigo per almeno mezzora.
Preparare i biscotti creando delle palline leggermente schiacciate, non troppo sottili inquanto in fase di cottura, a causa del burro contenuto, tenderanno ad abbassarsi.
Posizionare i biscotti in una telia foderata di cartaforno e cuocere a 170 gradi in forno statico per 30 minuti (o finchè non saranno leggermente colorati). Attenzione a non cuocerli troppo altrimenti diventeranno duri e poco friabili.
NOTA: Per chi volesse preparare gli shortbread con la forma classica rettangolare dovrà sendere tutto l’impasto sulla carta forno e bucherellarlo con la forchetta. Il tempo di cottura rimane invariato.
Una volta cotti, appena tolti dal forno, mentre sono ancora caldi, tagliare in forme rettangolari e lasciarli raffreddare.